Energia acustica
Un suono trasporta anche energia. Incidendo sulla membrana di un microfono o sui nostri timpani esso esercita una forza capace di porli in vibrazione. In questo modo viene effettuato del lavoro che è il prodotto di questa forza per lo spostamento netto della membrana. È necessario, quindi, introdurre un modo per rappresentare un tale fenomeno.
Intensità acustica
L'intensità acustica istantanea è la quantità di energia che si propaga, nell'unità di tempo, attraverso l'unità di area di una superficie ideale che avvolge la sorgente. L'intensità acustica mediata nel tempo corrisponde alla potenza sonora che passa attraverso una superficie unitaria perpendicolare alla direzione di propagazione.
Una sorgente sonora emette potenza
(energia per unità di tempo) in un mezzo. Spesso si è interessati alla
distribuzione spaziale della potenza sonora. Per far questo si introduce il
concetto di intensità acustica spesso indicata con Î, che è una grandezza
vettoriale espressa in watt per metro quadro(W/m2).
L’intensità è inversamente proporzionale al quadrato della distanza dalla sorgente.
Perturbazioni armoniche
p(t)
= A sin ( ω t + Φ
)
dove: A è detta ampiezza della perturbazione ( Pa )
ω è detta pulsazione (
rad s-1 )
Φ è detta fase ( rad )
Sono anche grandezze
caratteristiche di una perturbazione armonica:
la frequenza f = ω
/ 2 π ( Hz = s-1 )
il periodo T = 1 / f = 2 π
/ ω ( s )
la lunghezza d’onda λ = v
T = v / f ( m)
Ne deriva l’importante relazione:
λ f
= cv
Una perturbazione armonica è detta
anche tono puro.
Il teorema di Fourier
Una importantissima proprietà delle perturbazioni armoniche è la seguente: qualsiasi perturbazione può sempre essere considerata come somma di un numero finito o infinito di perturbazioni armoniche.
La dimostrazione dell’affermazione
precedente è nota come teorema di Fourier.
Il motivo per cui questo teorema è
così importante è il seguente: dal momento che qualsiasi perturbazione può
essere considerata come somma di perturbazioni armoniche, basta conoscere il
comportamento delle perturbazioni armoniche per poter ricostruire il
comportamento di qualsiasi tipo di perturbazione
E’, ad esempio, il motivo per cui è
possibile stabilire la qualità di un microfono, di un amplificatore acustico o
del sistema uditivo di una persona (esame audiometrico) indagando soltanto il
comportamento di uno di questi sistemi quando viene sollecitato da un numero
finito di perturbazioni armoniche.
Analisi spettrale
Fourier ideò un metodo analitico per la scomposizione di un suono periodico in modo da permettere la sua rappresentazione mediante una serie, chiamata, appunto, la serie di Fourier. Questo metodo è conosciuto come analisi di Fourier.
In generale, può essere dimostrato
che tutti i suoni possono essere scomposti mediante una combinazione di toni
puri (armoniche), considerata come se fosse periodica con un periodo
infinitamente ampio, e può quindi essere descritto come una somma infinita di
componenti le cui frequenze sono strettamente vicine.
Per ottenere tale scomposizione si
utilizzano le trasformate di Fourier.
Lo spettro
Uno spettro sonoro, che è composto di toni puri, contiene in sè tutti i dati sui livelli e le frequenze delle sue componenti. Usualmente si rappresenta sotto forma di grafico. Uno spettro si ottiene per mezzo dell'analisi spettrale.
Lo spettro di una perturbazione
Quando uno strumento musicale ( o un cantante ) emette una nota definita, il suono risulta la somma ( si dice anche la sovrapposizione ) di un numero finito e piccolo di armoniche.
Analisi spettrale - esempi
Descrizione del suono
Descrivere un suono implica la necessità di quantificare un certo numero di parametri come l'ampiezza, la frequenza, ecc.
L'ampio intervallo di valori
assunti dalle grandezze acustiche giustifica l'uso di quantità logaritmiche che
corrispondono al logaritmo del rapporto tra quantità aventi la stessa
dimensione.
Il logaritmo
Una scala logaritmica consente la compressione di un intervallo di valori che altrimenti sarebbe troppo ampio per essere rappresentato su una scala lineare. Per analogia, si potrebbe pensare ad una bilancia che sia in grado di pesare tanto un insetto quanto una balena! In figura si confrontino, a tal proposito, la scala lineare a sinistra della bilancia e la scala logaritmica a destra.
Alcune proprietà dei logaritmi
sono:
- il logaritmo di un valore positivo può essere negativo;
- il logaritmo di un prodotto è uguale alla somma dei logaritmi;
- il logaritmo di una somma non è uguale alla somma dei logaritmi.
La funzione logaritmo trasforma una scala lineare in una scala logaritmica. Quest'ultima è spesso molto più pratica da usare in acustica.
Il
livello in Decibel (dB)
In generale, il livello L in
decibel (indicati con il simbolo dB, cioè decimi di Bell) di un valore di
potenza P è, per definizione, dieci volte il logaritmo (in base 10) del
rapporto tra P e una potenza di riferimento.
Il livello di INTENSITA’ SONORA
Il
livello di intensità sonora è dato dall'espressione:
LI =
10 log (I/Irif )
dove Irif è un valore di riferimento per l'intensità.
In aria si ha
Irif = 1W/m² = 1 pW/m²
(cioè un picowatt per metro quadro), che è
l’intensità appena percettibile dall'orecchio umano.
Se un suono
è 10 volte più intenso di un altro, si dice che ha un livello di 10 decibel
rispetto al primo. Un suono 100 volte più intenso di un secondo, si dice che è
20 decibel più forte.
La gamma dei suoni più comuni
- Un suono quasi impercettibile ha un livello di 0 dB.
- Lo stormire delle foglie agitate dal vento produce una intensità di 10 dB, che coincide con quella prodotta da chi bisbiglia ad 1.5 m da noi.
- I rumori notturni di una grande città possono avere un livello di circa 40 dB.
- Un grande magazzino mediamente affollato produce un livello sonoro di 60 dB.
- Una conversazione tra due persone distanti 1 m una dall’altra produce un livello sonoro compreso tra 60 dB e 70 dB.
- Un traffico molto intenso può arrivare a 70 dB.
- Un traffico molto intenso produce un livello sonoro di 80 dB.
- Un trapano ad aria compressa a 3 m produce un livello sonoro di 90 dB.
- Dei colpi di martello su una piastra di acciaio a 0.5 m di distanza producono un livello di 115 dB, pari a quello prodotto dall’elica di un aeroplano a 1600 giri al minuto, a 5.4 m di distanza.
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