domenica 26 febbraio 2012

Antonio Vivaldi/ 2

Matematica, fisica, musica - Lez. 2/d di Beatrice Boccardi


AntonioVivaldi, Venezia 1678 – Vienna 1741
Incisione di François Morellon la Cave, 1725


Antonio Vivaldi fu compositore e violinista. Scrisse una grande varietà di musica: concerti strumentali, musica sacra, opere in musica. Lavorò a Venezia e nelle corti del Nord- Italia, fu maestro di cappella a Mantova alla corte del principe di Hesse-Darmstadt, compose musica per Luigi XV di Francia e per Carlo VI d’Asburgo. Portò la sua musica a Vienna e a Praga.


Trasferitosi a Vienna, dove sperava di entrare al servizio dell'imperatore Carlo VI, grande appassionato della sua musica, questi morì troppo presto (1740) per potergli garantire una posizione a corte.
Vivaldi morì solo e povero poco tempo dopo.



                                           Francesco Guardi (1712-1793), Concerto, 1782

                         
Nobili e principi commissionavano composizioni di musica sacra per le loro cappelle private, per le festività religiose, e musica profana per le loro serate e feste.
Ma la carriera di Vivaldi cominciò alle  dipendenze dell’Ospedale della Pietà, dove lavorò dal 1703 al 1715 e dal 1723 al 1740. In realtà, L’Ospedale della Pietà uno dei quattro orfanotrofi finanziati dalla Repubblica di Venezia. Vi erano accolti e istruiti bambini abbandonati, orfani o le cui famiglie non potevano mantenerli. I ragazzi imparavano un mestiere e ne uscivano al quindicesimo anno. Le ragazze ricevevano un’educazione musicale e le più brave entravano a far parte dell’orchestra e del coro dell’Ospedale.
In qualità di maestro di musica, Vivaldi vi insegnava teoria musicale, insegnava a suonare uno strumento e doveva comporre un oratorio o un concerto per ogni festività.




                       Gabriele Bella, (c. 1730 - 1799), Concerto delle fanciulle dell’ “Ospedale”
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Le composizioni


L'elenco è esemplificativo delle opere di Antonio Vivaldi e comprende quelle che hanno fatto parte dell'ascolto di questa lezione. 
  • 1705,  1709, due collezioni di 12  sonate per  due violini e basso continuo.
  • 1711, L’estro armonico, 12 concerti per violino e archi.
  • 1711, Stabat Mater.
  • 1714, La stravaganza, collezione di concerti per violino e archi.
  • Opere in musica di soggetto storico, letterario, biblico.
  • Oratori per strumenti solisti – flauto dolce, oboe, clarinetto, viola d'amore, mandolino - per dimostrare la bravura delle ragazze della Pietà.
  • Intorno al 1725, Le Quattro Stagioni, concerti per violino che “descrivono” scene ispirate a ogni stagione, pubblicati nella raccolta Il cimento dell’armonia e dell’invenzione. 

Ascolto

L’estro armonico, 1711, raccolta di 12 concerti per violino e archi, riscosse grande successo in tutta Europa.

 Violone o “viola da gamba“. Dipinto di Peter Lely, c. 1640

Violoncello
E' in quest'epoca che il violino si afferma come strumento solista, per le sue qualità sonore e timbriche: vibrato, possibilità di variare rapidamente l’ampiezza frequenziale, pizzicato. La parte dello strumento solista risalta in primo piano, esibisce virtuosismi e suscita "affetti", come erano definite le "emozioni" nel linguaggio di allora. Gli altri strumenti dell'orchestra, in genere archi, sottolineano il ritmo del brano.
Due strumenti ad arco tipici del concerto Barocco: la viola da gamba o violone (sopra), di taglie diverse  corrispondenti a diverse estensioni - soprano, tenore, basso. E il violoncello (a lato).  
Leggete queste descrizioni del vibrato e del pizzicato. Guardate il video sul vibrato (è in inglese, ma prestate soprattutto attenzione alla posizione e al movimento della mano e del polso e al suono che produce) e quello sul pizzicato. Quando ascolterete i brani di Vivaldi  ne potrete rintracciare degli esempi. 





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Riferimenti

Cesare Fertonani, Orchestre e stili orchestrali. In: Enciclopedia della Musica Einaudi, a c. di J:J: Nattiez, vol. IV: Storia della musica europea. Torino, Einaudi, 2004.
Massimo Mila, Breve storia della musica. Torino, Einaudi, 1977.
Franco Piperno, Modelli stilistici e strategie compositive della musica strumentale del Seicento. In: Enciclopedia della Musica Einaudi, a c. di J:J: Nattiez, vol. IV: Storia della musica europea. Torino, Einaudi, 2004.
























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